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Spadarotta

vaccheria con allevamento

La storia del Parmigiano Reggiano dal Medioevo ai giorni nostri

Abbiamo già parlato delle origini del parmigiano: dov’è nato, chi l’ha inventato, come si è diffuso nei primi decenni dalla sua nascita. Oggi andiamo avanti con il racconto, per scoprire quali fasi hanno visto protagonista il Parmigiano Reggiano e come sia arrivato ad avere la celebrità e la diffusione attuale. Il Parmigiano Reggiano, infatti, è uno dei formaggi più conosciuti al mondo, e anche uno dei più imitati, ma senza successo: di Parmigiano, infatti, ce n’è uno solo. Parola di Consorzio!

 

Il Parmigiano Reggiano nel Rinascimento

Durante il Rinascimento, le zone di produzione del parmigiano sono sotto il controllo di feudatari e abbazie con grandi disponibilità economiche. Inizia così un periodo di grande sviluppo nella produzione: artigiani e commercianti investono nell’acquisto di vacche e nascono quindi le cosiddette vaccherie, ovvero stalle adibite all’allevamento di vacche da latte, dotate di tutte le attrezzature necessarie per la mungitura e il trasporto del latte prodotto.

Alle vaccherie, nella maggior parte dei casi, era annesso un caseificio in cui produrre il Parmigiano Reggiano, ma esistevano anche vaccherie che portavano il loro latte a caseifici esterni. Erano i mezzadri, piccoli allevatori che aiutavano a turno il casaro nella produzione, offrendo il loro latte e la loro presenza. Il caseificio che adottava questo tipo di produzione, veniva quindi identificato come turnario, e diventava un punto di riferimento per gli allevatori della zona, a livello produttivo e successivamente anche economico e sociale.

Durante il Rinascimento anche i cuochi più illustri iniziarono a utilizzare e citare il Parmigiano Reggiano nelle loro ricette di pasta e dolci, contribuendo alla diffusione della sua fama.

Dal XXVII secolo ad oggi: come il Parmigiano Reggiano è diventato DOP.

Il 7 agosto 1612, dopo un incremento esponenziale nella produzione di Parmigiano Reggiano e vista la sua diffusione, il Duca di Parma Ranuccio I Farnese ufficializzò la Denominazione d’Origine, per tutelare la produzione e la commercializzazione del prodotto. Questo documento è fondamentale per la storia del Re dei Formaggi, perché si può considerare il primo passo verso la DOP europea: al suo interno, infatti, si definiva la zona di produzione del Parmigiano, affermando che solo il formaggio prodotto in quella delimitata zona potesse fregiarsi del titolo di formaggio di Parma.

I secoli successivi sono una conferma della celebrità del formaggio. E arriviamo quindi al Novecento, più precisamente al 1934, quando i caseifici di Parma, Reggio Emilia, Modena e Mantova si accordarono sulla necessità di marchiare il Parmigiano Reggiano per certificarne l’origine: nacque così il Consorzio del Parmigiano Reggiano, la cui autorità crebbe sempre di più fino al 1996, anno in cui il Parmigiano Reggiano divenne DOP europea.

 

E con questo si chiude il racconto storico del nostro formaggio preferito, quello che dopo secoli di storia oggi si può fregiare del titolo di Re dei Formaggi, e lo fa… a ragione.

 

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