Cosa significa ogm? Ecco tutte le risposte!
In questo blog abbiamo parlato molto spesso di alimentazione biologica, di produzione di formaggi certificati bio, di salute e benessere. Perché per noi di Spadarotta produrre un Parmigiano Reggiano biologico, buono e sano, rispettoso dell’ambiente e dell’uomo, è una priorità assoluta. Ma se vogliamo approfondire meglio questo argomento, dobbiamo anche parlare di OGM. Oggi lo facciamo rispondendo a una domanda che ci viene rivolta spesso: cosa significa OGM?
OGM è l’acronimo di organismi geneticamente modificati. Si tratta sostanzialmente di organismi (vegetali o animali) il cui materiale genetico è stato parzialmente modificato attraverso tecniche di ingegneria genetica: per esempio, può essere stata modificata la resistenza di una pianta a una malattia o a un parassita oppure può essere stata incrementata la sua produttività.
Contrariamente ad altri Paesi del nostro pianeta, nelle nazioni europee il tema degli OGM è regolamentato con grande attenzione. “L’utilizzo di OGM è sottoposto a regole molto rigorose e procedure di autorizzazione complesse per la loro coltivazione e commercializzazione. Da aprile 2015, i paesi possono decidere se consentire la coltivazione di OGM sul loro territorio”. (Fonte: www.europarl.europa.eu)
Gli alimenti biologici, per legge, non possono contenere ingredienti OGM o derivati da OGM. Gli organismi geneticamente modificati, nel caso di prodotti bio, non devono essere presenti nemmeno nei mangimi per animali.
La ragione di questa scelta rigorosa sta nella volontà di preservare la biodiversità e nella consapevolezza che la Natura è di per sé in grado di risolvere la maggior parte problemi. L’inserimento di organismi con DNA modificato rischia di destabilizzare l’equilibrio ecologico. La legge europea è rigorosa nella regolamentazione degli OGM poiché i rischi di contaminazione determinati dalla diffusione del polline sono davvero notevoli e le conseguenze a lungo termine non ancora totalmente conosciute.
Come riconoscere gli alimenti no OGM? Secondo le norme vigenti in Italia, l’etichetta “no OGM” può essere apposta solo su quegli alimenti che non contengano tracce di organismi geneticamente modificati, con un margine di tolleranza dello 0,9%.
Se sceglierete un alimento certificato biologico, avrete la certezza di non incappare in prodotti che presentano al loro interno OGM!
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